domenica 7 settembre 2008

il mio 4° Viaggio......diventerai una benedizione!

Carissimi Amici,
sono di ritorno dal mio quarto viaggio dalla nostra Costa d’Avorio, da questa nostra terra che dal 2005 portiamo nel cuore e di cui ogni giorno scopriamo le sue meraviglie. È possibile sintetizzare una meraviglia, una bellezza in poche parole? Non sempre si può racchiudere la profondità infinita di questa ricchezza….di questo quarto viaggio. Sono tante le immagini che porto fissate nel mio cuore, nei miei occhi e nella mia mente.Tuttavia, si può fare una sintesi. Non a caso la sintesi la fa la novità del Vangelo: “Cristo si è fatto povero, per arricchirci della sua povertà!”. Di solito si ha una visione tutta strana e univoca dell’Africa; in una parola: povertà!....quell’accezione di povertà come malattia, guerra, fame, miseria, morte, disperazione, corruzione……è l’unica immagine che il mondo occidentale ci offre di questo mondo affascinante! Basta guardare i telegiornali. Le uniche notizie che ci danno dell’Africa, si riferiscono solo alla guerra, ai bambini…scheletriti dalla fame..Come dire che l’Africa è tutto questo!
Anche per me, come per tutti, l’Africa aveva questi connotati.
Infatti, ricordo il mio primo viaggio…nel 2005, iniziato così….per seguire un richiamo del cuore, di cui non capivo bene il perché o il per come….Appena scesi dall’Aeroporto, ad Abidjan….era di notte…un’umidità pesantissima, come se qualcuno o la stessa Costa d’Avorio t’avesse messo sulle spalle il suo giogo…. e poi, come non dimenticare il lungo viaggio dalla stessa Abidjan al piccolo villaggio di Yakassè – Feyassè. All’Università parlerebbero di propedeuticità…..una esperienza, un’azione che compiuta prepara a vivere un’dimensione successiva…..in parole semplici…..il lungo viaggio di circa quattro ore da Abidjan a Yakassè – Feyassè introduce in quella che è la realtà Africana della Costa d’Avorio, in cui lo splendore della città si mischia con le bidonville, fino ad incontrare villaggi sperduti, inseriti in perfetta armonia con la natura e con la foresta e molte volte situati sul bordo della strada non asfaltata, ma di terra rossa, tutta scassata e con tante buche…..immaginate il balletto ogni volta! La povertà sembra essere la carta d’identità di questo paese africano, eppure è una povertà ricca…..“Cristo si è fatto povero, per arricchirci della sua povertà!”
Come spiegarvi questo? Come la povertà può arricchire?
Ma certo…i bambini! “ Gli occhi dei bambini africani salveranno il mondo “…disse Giovanni Paolo II, quando visitò l’Africa e la Costa d’Avorio nel 1981. Cristo si è fatto bambino, si è fatto piccolo, si è fatto questo bambino, questi bambini africani. Piccolo non vuol dire inutile. I pedagogisti sanno che il bambino è un uomo in divenire, ricco già di tutto per poter diventare grande. Allora, se Dio si è fatto piccolo …. Lui stesso ci arricchisce di questa sua piccolezza. Ci arricchisce, perché ci fa suoi genitori…..Dio si fa nostro figlio; questi piccoli ivoriani si fanno tutti nostri figli da amare, da curare, da far crescere, da sostenere perché possano auto realizzarsi….. un po’ come è successo per la famiglia di Nazareth. Diventare genitori di Dio all’interno del Suo progetto di salvezza dell’Umanità.Questi piccoli Ivoriani hanno tutt’altro che la sola povertà….sono ricchi della loro Bellezza, la loro cultura, il paesaggio, i colori, la musica….E poi, come dimenticare i momenti vissuti con i bambini in questi quattro viaggi, in cui ci siamo dilettati, in perfetto stile oratoriano del CSI, ad organizzare giochi estivi “ sur la route “ ( sulla strada )…. Ogni uscita nel villaggio si trasforma in una processione curiosa di bimbi dai grandi occhi…. e tutto diventa una festa!
E come dimenticare i miei compagni di viaggio di questi quattro anni: Eugenia, Cristina, Donato, Angela….insieme abbiamo vissuto questi momenti di festa…..I bambini ivoriani ci hanno arricchito! Quel Bimbo, Figlio di Dio, fatto uomo, fatto bambino ivoriano…ci ha arricchito!Cristo ci ha arricchito della sua povertà! Quella povertà, sa di libertà…..libertà dai legami del consumismo, dell’edonismo e di una vita fatta di tante cose futili e inutili.

Il Signore non si è fatto bimbo per esser compatito, ma per vivere la bellezza dell’essere un bimbo che diventa uomo, per dare valore e dignità alla vita che nasce, cresce e si realizza…..anche in Africa tra la fame e le malattie.

Infatti, in Costa d’Avorio non incontrerete mai bambini solo tristi. Anche se nella totale sporcizia, sanno continuare a sorridere….come se tutto quello che è contro di loro, su loro non abbia nessun potere. È questa la loro ricchezza!

Ma non solo, è l’essere radicati nella loro essenzialità, la familiarità con la natura, la voglia di vivere, i loro sogni….sono tutte ricchezze che noi abbiamo dimenticato; si! Noi affaticati nel nostro tram tram giornaliero a farci i tanti problemi su che vestito indossare o su dove andare in vacanza….
Ma perché la Costa d’Avorio?
Mi sono sempre chiesto che cosa ci fosse dietro questi viaggi, cosa poteva muovere tanti ad aiutare e sostenere la missione di Volontari Italiani del villaggio di Yakassè – Feyassè…..Una risposta c’è, anch’essa radicata nella parola di Dio:“ Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò …… e diventerai una benedizione “.
Quando prima parlavo di richiamo del cuore….ora questo richiamo del cuore ha una sua identità; la stessa che ha scosso e dato senso alla vita della Volontaria Marialuisa Rotatori; ex infermiera di Corinaldo, andata in pensione in anticipo per potersi dedicare totalmente ai poveri della Costa d’Avorio. Ma anche di Suor Renata Apuzzo, della Congregazione delle Suore Domenicane del SS. Sacramento, che dopo circa 50 anni di vita religiosa, si rende disponibile per lavorare nel villaggio di Yakassè – Feyassè.
Entrambe queste donne sono diventate una Benedizione.
Infatti, sono circa 10 anni che il villaggio riceve aiuti dall’Italia e tanti devono la loro vita a queste due donne, che mettendosi a disposizione della provvidenza divina si sono fatte strumento della sua carità e del suo amore preferenziale per i poveri. Ma anche a noi, piccola gente di Foggia…..quella voce “ Vattene dalla tua terra….diventerai una benedizione “, ha parlato, ha scosso……ha responsabilizzato, ci ha fatto rispondere stringendo legami con questa terra, con i suoi bisogni reali………Ed ecco la provvidenza di Dio, attraverso le nostre misere mani! Voglio ricordare la prima: le adozioni a distanza!

In questi 20 giorni ho avuto la fortuna di salutare i nostri 56 bambini adottati. Adottati è una parola un po’ grosso che abbiamo voluto assumere, rispetto alle piccole 150,00€ annuali, una piccola goccia nell’oceano che annaffia l’arsura del deserto che circonda la vita dei nostri bambini. Eppure, anche essi sono cresciuti e sorridono!

In questo piccolo notiziario, troverete la lettera di Suor Renata, che vi ringrazia e vi da alcune notizie. Ma non è finito! Vattene dalla tua terra….. verso il paese che io ti indicherò, verso una terra che ti donerò. Quasi per gioco, nel 2005 abbiamo raccolto l’appello di Marialuisa: la costruzione di una casa di accoglienza per le ragazze del villaggio. Una sfida, da lei stessa, lanciata a tutti i giovani della nostra città…..” Lo chiedo a te Luca perché sei giovane; perché tu possa portare quest’appello ai giovani della tua città. Deve esser l’impegno dei giovani della tua città per i giovani della Costa d’Avorio. Perché i giovani sono la speranza di questo paese”.Una richiesta semplice, ma carica di responsabilità.

Ricordo, quando tornando a casa nel 2005, portai dentro di me questa richiesta, quest’appello. Da dove cominciare, a chi rivolgermi…..ero solo con questo grande appello! Bisognava attrezzarsi in un modo o nell’altro. Pensai a due possibili percorsi: la pubblicità attraverso un giornale e la richiesta gratuita del teatro per uno spettacolo di beneficenza. Così pensai di scrivere alla redazione del settimanale della nostra Diocesi, Voce di Popolo. Dopo, non appena il mio articolo occupava il paginone centrale. Ne conservo ancora una copia. Poi, una semplice lettera protocollata alla provincia, indirizzata all’allora presidente della provincia Dott. Carmine Stallone. Era il mese di ottobre. Il 25 agosto ero ritornato dalla Costa d’Avorio. Poi il silenzio! Pensavo che tutto fosse stato dimenticato. E invece, qualcosa si stava muovendo…anzi, ero e lo considero ancora un piano di Dio….. era l’inizio della Benedizione!

A dicembre, incontro per strada all’uscita da un pub il professor Antonio Pepe, che insegna religione presso l’ITC Giannone di Foggia, il quale aveva letto con i suoi studenti l’articolo su Voce di Popolo e subito si è messo con loro all’opera per raccogliere dei fondi. Ed ecco che arrivano le prime 500,00€: Luca passa a scuola che i ragazzi devono consegnarti i raccolti nel periodo di natale attraverso banchetti interni alla scuola… e tutto partendo da quell’articolo…disse il buon Tonino Pepe.
Poi, arriva la lettera della provincia che esprime il suo parere positivo alla nostra richiesta concedendoci il teatro gratuito per la realizzazione dello spettacolo di Beneficenza “ Non abbiate Paura “ in occasione del primo anniversario della dipartita. Il testo dello spettacolo era nostro….. e poi, in giro a raccattar attori! In tutto ne eravamo una trentina….molti dei quali non avevano mai recitato…..Due mesi di prove intense, tra risate e rimproveri… e poi, la città tappezzata di manifesti….le telefonate di interesse da parte delle emittenti locali….
E siamo giunti alla serata del 31 marzo 2006. Un teatro al suo tutto esaurito, con 2.000,00€ di incasso….e poi il successone dei ragazzi. Uno spettacolo che poi abbiamo ripetuto per altre quattro volte e non solo a Foggia, ma anche ad Ascoli Satriano e San Benedetto del Tronto e che ci ha permesso di raccogliere altri euro per la costruzione della Casa. Noi dell’Ami.Giò con lo spettacolo e il Prof. Tonino Pepe con i ragazzi della sua scuola, nell’unico binario della carità per la realizzazione di questo Foyer.

E siamo giunti al 3° viaggio in Costa d’Avorio con le prime 11.000,00€. Ricordo ancora commosso l’evento. Insieme con Eugenia e Cristina, Marialuisa e Suor Renata….la posa della prima pietra del Foyer des Jeunes Filles ( casa di accoglienza per ragazze ) che abbiamo voluto intitolare e dedicare a Giovanni Paolo II. E mattone, su mattone….viene su la grande casa!
Poi, le tre serate “ Un ponte d’amore per la Costa d’Avorio “ il 2 – 3- 4 gennaio 2008 presso il teatro del Fuoco, a cura dei bambini del 3° Circolo Giovanni Pascoli, del Gruppo teatrale Dra.Ri, della Corale Sant’Alfonso, della partecipazione dell’Attrice Claudia Koll, di Fra Leonardo Civitavecchia e Dino La cecilia, Giustina Ruggiero, i ragazzi dell'Einaudi….Poi la serata del 1° Centenario della nascita delle Crocerossine, il 18 giugno 2008… e così altri 10.000,00 raggiungono la Costa d’Avorio….….

In questo mio quarto viaggio ho visto sulla collina del villaggio questa piccola opera della città di Foggia; che ancora chiede un maggiore sforzo perché possa diventare operativa. Manca la recinzione, la casetta del guardiano…..e poi un fondo economico per permettere di partire e funzionare! Questa è la sfida che nel mio ritorno da questa terra, che non considero più estranea alla mia e nostra vita. Perché? È questa la sorpresa che permette di dare luce alla parola di Dio: “ Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò …… e diventerai una benedizione “…..il terreno della Casa è stato donato completamente a noi, perché in modo radicale Foggia fosse legata per sempre con il Villaggio di Yakassè – Feyassè.

Prima di concludere, queste piccole righe… voglio dire tutto il mio grazie a Dio per aver avuto fiducia in noi; poi, a tutti i miei collaboratori dell’Ami.Giò….Michela, Vittoria, Nicola, Mario, Tullio, Gianfranco, Gino, Antonio, Eugenia, Maria Rosaria, tutti i ragazzi, i genitori adottivi, gli amici….e tutti coloro che in maniera inconsapevole con me si sono fatti strumenti di Dio.

E mi piace concludere con un’affermazione di Madre Teresa di Calcutta, letta propria in questi giorni africani: “ Permette a Dio di usarvi per fare il bene, senza consultarvi ! “

È questo il mio augurio……per tutti!
Dio Vi Benedica!

Luca l’Ivoriano

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