lunedì 31 dicembre 2012

MAESTRO DOVE ABITI: VENITE E VEDRETE



PELLEGRINAGGIO - VOLONTARIATO A BETLEMME: AGOSTO 2012 
Questa estate (agosto 2012) mi sono recato insieme ad altri cinque volontari, fratelli e sorelle della comunità parrocchiale di San Giovanni Battista di Foggia, in Terra Santa. E’ stato molto più che un pellegrinaggio nei luoghi in cui ha vissuto il Signore perché la maggior parte del tempo lo trascorrevamo presso una struttura ubicata a Betlemme gestita dalla Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato che ospitavano bambini disabili orfani. E’ stata di cero la più bella esperienza della mia vita poter servire il Signore nel bambino sofferente che aveva bisogno di amore, di bere, di mangiare, di giocare, di protezione, di essere cambiato il pannolino (cosa che non avevo mai fatto prima!), di essere coccolato prima di andare a dormire, di essere lavato e di essere vestito. Servire quei bambini era come servire il Verbo che si è fatto carne e che è venuto ad abitare in mezzo a noi. Come 2000 anni fa il Divino Bambino anche oggi proprio nel luogo in cui è stato partorito dal grembo di Maria Vergine non viene da tutti accolto nelle vesti del bambino sofferente, infatti i bambini che sono ospitati presso l’Hogar Niño Dios di Betlemme non sono stati accolti dai loro genitori.
Ogni mattina prima di recarci a svolgere il servizio di volontariato, partecipavamo alla Santa Messa delle 8,30 presso la Grotta della Natività. Ricevere ogni mattina il Verbo che si è fatto carne proprio nel luogo in cui è venuto alla luce attraverso la Vergine Madre di Dio, è stata un’ esperienza che ancora oggi nella preghiera cerco di meditare e capire in quanto è un mistero altissimo. Un Dio che sceglie la via della piccolezza, dell’ umiltà e della miseria; un Dio che ha bisogno di protezione, di amore e di essere custodito per essere salvato dalle insidie del nemico. Sembra un paradosso: Dio che è grande sceglie di farsi piccolo; Dio che ci protegge e ci ama chiede all’uomo di essere protetto e amato; Dio che ci custodisce dal Nemico chiede all’uomo di custodirlo dal Nemico. E’ questa l’ esperienza dell’ Amore di Dio, l’ Amore con la A maiuscola. Questa è l’ esperienza che Dio per Amore riserva per ciascun uomo attraverso metodi e modalità originali per ciascuno di noi.
L’ esperienza dell’ Hogar è stata la modalità attraverso cui il Signore mi ha fatto scoprire il suo Amore per me in maniera chiara, concreta e visibile. Il sorriso di un bambino sofferente è il dono più bello che mi porto oggi nel cuore. Quel Verbo che 2000 anni fa si è Incarnato nella grotta di Betlemme continua ancora oggi ad Incarnarsi nel spoglie dei bambini sofferenti ospitati presso l’ Hogar Niño Dios a cinque minuti dalla Natività.
Ringrazio Dio per avermi donato di vivere questa esperienza estiva, la più bella esperienza della mia vita che oggi da alla mia esistenza una nuova luce, un nuovo senso e una nuova direzione al mio vivere quotidiano. Ringrazio le “sorelle” e le volontarie che lavorano presso l’Hogar che ci hanno ospitato e ci hanno accompagnato in questa esperienza. Attraverso il loro esempio di vita ho conosciuto ed ho imparato a scorgere e ad amare la figura materna della Madre di Dio, Maria. Ringrazio quelle persone che il Signore ha usato per condurmi a questa esperienza estiva visto che in un primo momento non volevo partire un pò per paura e un pò per altre cause che mi trattenevano. Soprattutto ringrazio i bambini perché sono stati lo strumento attraverso cui ho conosciuto e vivo l’ Amore di Dio nella mia vita.
Spero di ritornare se Dio vuole appena sarà possibile a Betlemme e spero che tanti ragazzi e ragazze da ogni parte del mondo conoscano e si aprano a vivere questa esperienza dell’ Amore di Dio che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi bisognoso di amore e protezione.

                                                                                                                                 Marcello




Mi chiamo Ilaria,  ho 20 anni e sono due anni che vado a Betlemme presso l'hogar nino Dios a fare esperienza di volontariato. Non sono capitata li per caso, ma proprio il Signore ha voluto mettere sulla mia strada questa realtà. Infatti, sin dall’età di 13 anni nella mia parrocchia, nel nostro oratorio sono stata a contatto con i bambini e continuo ancora a farlo e mi sono sempre posta la domanda il perché e tante domande ancora. 
Quando sono andata la prima volta all'hogar ho compreso tante cose e ricevuto tante risposte. Man mano che stavo con i bambini capivo che cosa vuole da me il Signore e cosa devo fare della mia vita. Con loro ho scoperto il mio lato materno e tutte le cure e le premure che una mamma fa al proprio piccolo e di questo li ringrazierò sempre. Stupende sono state le suore, molto accoglienti, gentili simpatiche.... delle splendide mamme. Sono sempre nei miei pensieri e nelle mie preghiere. 
 Ilaria





" ai derelitti fa abitare una casa" 
Questa targa campeggia sulle pareti dell'hogar di Betlemme. Quest'estate è stato proprio così, noi con le nostre vite spezzate, le difficoltà di relazione, con i nostri affetti disordinati, le scelte di vita inconcludenti.. Abbiamo provato 
a fare questa" esperienza di servizio" così la chiamano. 
In realtà è stata forse la cosa più autentica e vera delle nostre vite falsate dall'apparire e dal giudizio altrui. 
Li tra i sorrisi dei bimbi di Betlemme e la dolcezza delle premure delle "
sisters" abbiamo sperimentato l'amore che entra nella storia di ognuno e si fa carico delle ferite dei pesi del nostro voler vivere a modo nostro.  Grazie alla bella famiglia dell'hogar,  perché adesso so che ovunque la vita mi condurrà....avrò sempre un'abbraccio d'amore e una "casa" da cui 
ripartire....e a cui tornare. 

Vittoria


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